giovedì 21 giugno 2007

ancora troppe sensazioni da mettere in ordine...


ed eccomi arrivata a giovedì. oggi è il primo giorno senza sole effettivo, il cielo è bello grigio, dovessa mai disabituarmi alla solita milano. c'è un bel venticello fuori, anche se dentro ne arriva ben poco. oggi giornata di novità: ieri mi hanno allungato un filo del telefono dalla finestra direttamente collegato al palo fuori e così almeno riesco a connettermi ogni tanto, certo sempre alla solita velocità dei buoni 28k; e oggi è comparso uno che si è spacciato per idraulico, ma per ora è seduto alla scrivania e i bagni li ha guardati solo da lontano. ha un occhio solo, polifemo.
julia oggi mi fa il pesce alla griglia. le ho chiesto quale stanza preferisce e lei dice giù, dice che con l'aria condizionata si sta bene... sarà, ma già non l'amavo prima ora dormirci mi sembrerebbe una violenza. nel frattempo mi sveglio con i capelli ricci, il passaporto con le pagine arrotolate e i soldi che sembrano straccetti, fossi in loro io li plastificherei...
mi sono dimenticata di raccontare che ho adottato berimbau, un micio che viveva nella scuola diroccata dove facevano capoeira. musetto bianco e tigrato con naso bicolore e coda lunghissima, è simpaticissimo e molto coccoloso... dovrebbe cacciare i topi, ma non ne sono così tanto convinta... peccato che qui un po' tutti hanno paura dei gatti per cui è obbligato a stare fuori di casa tutto il giorno.


domani mi aspetta il battesimo in queste periferie tremende, le chiamano musseques, primo giorno sul campo, esattamente nel Cazenga, mi hanno detto che se ne trova una foto abbastanza rappresentativa su google. non c'è acqua, non ci sono fogne, la luce c'è a momenti.. mentre andavamo al mare l'altro giorno abbiamo attraversato quelle a sud, fanno impressione. potrebbero essere definite baraccopoli, ma non lo sono. non hanno niente di simile ai campi rom che possiamo avere come immagine. sono case in terra rossa o in mattoni con tetti di lamiera. hanno una sorta di fossa settica e cumuli di rifiuti che producono un odore difficile da dimenticare. tanta gente che ci vive si sposta ogni giorno in città con i simpatici taxi cumulativi che ho già descritto. altri invece vanno ancora più fuori se c'è qualche cantiere dove hanno bisogno di operai.
in questo momento la mia stanza è stata invasa da un profumo di pane appena sfornato da far venire l'acquolina. qui il pane è buonissimo. riflettevo che è un po' una caratteristica comune dei paesi in cui sono finita (intanto spio l'idraulico dalla finestra e lui si aggira sbadigliando).
ieri ho pranzato con karina, e alternando momenti di silenzio obbligati dalla mia ignoranza nel cercare di formulare una domanda, mi ha raccontato un po' di strane e per noi assurde tradizioni che esistono ancora in questo paese... il giorno prima era andata alla messa più veglia per una sua cugina (ha cercato di spiegarmi il grado di parentela, ma qui sono un po' tutti parenti visto il numero di matrimoni e figli), morta un mese fa a 24 anni per un blocco renale e epatico... aveva l'epatite. mi raccontava che fanno una messa con un rito lungo, qui sono tutti molto cattolici, e poi tutti a casa a pregare, cantare e piangere insieme..
da lì mi ha raccontato che in alcune famiglie qui è il fidanzato a dover portare una specie di dote alla famiglia della fidanzata, perchè è vero che le donne non vengono fatte studiare, però vengono educate a cucinare, cucire, portare avanti la casa e la famiglia numerosa, e per questa educazione si investe.. oltre a perdere una donna di casa con il fidanzamento.. e così il padre di lei fa un elenco di cose che il fidanzato dovrà portare in dono.
me ne ha raccontate anche di molto più crude, esistenti a volte anche qui a Luanda, a volte solo nelle parti più rurali del paese. mi diceva che un problema è la circoncisione maschile, che viene fatta per classi d'età. solo che la tradizione vuole che per ogni annata si usino gli stessi strumenti, e con la diffusione dell'aids è un gran problema.
mi diceva che in alcuni posti è ancora in uso la circoncisione femminile, anche se molto meno di quella maschile, perchè molte ragazze ne muoiono.
mi diceva che in alcuni luoghi del sud angolano, quando una ragazza viene promessa in sposa, deve passare la notte prima del matrimonio "con" il padre......................
non so mi ci vuole ancora tempo per dare ordine a tutte queste informazioni. oggi promesso, faccio le foto della casa in pausa pranzo.
porca miseria mi sono dimenticata di racontarvi la cena da Tia Luisa! diciamo baracchino di livello due, zia luisa deve essere partita da un baracchino semplice, poi con le sue arti culinarie avrà conquistato sempre più clienti fidati e così il baracchino è diventato fisso, si è allargato ma è sempre tutto all'aperto.
i teli del PAM (non il supermercato ma il programma alimentare mondiale) che facevano da tetto sono stati sostituiti da plastiche ondulate. tavoli di plastica. ci piazzano d fianco alla cucina, correndo il rischio di rimanere imbalsamati dai fumi.. si beve birra Crystal, molto buona e leggera. non c'è menù. si mangia pesce alla brace. un pesce a testa, intero. pescato e cotto. mi dicono si chiami caxuxu, o cachuchu... il suono era casciùsciu ma non ho scoperto cosa fosse. lo mettono prima sotto sale poi tolto il sale sulla brace senza niente, e poi lo condiscono con un intingolo che è il segreto del cuoco. in tavola arrivano anche tre ciotole: farofa (farina di manioca, ha l'aspetto del pangrattato), cipolla a pezzettini e una salsina piccante. si pulisce il pesce e lo si mischia a questi tre ingredienti..... di una bontà infinita!
certo dopo mangiato ho buttato un occhio alla cucina e forse era meglio evitare... diciamo che bisogna rivedere i propri parametri di valutazione.... il pesce comunque era divino!
ho fatto un giro al piano di sopra, non c'è dubbio.... vado a vivere su. il letto è più piccolo ma tanto non sono abituata al letto grande, la luce domina tutto, il filo spinato corre lungo i muri, la chiave alla porta c'è, e poi Daniel o Ivo sapranno ben proteggermi. ho scoperto che Daniel parla anche inglese!! certo devo mettere delle zanzariere e delle tende perchè per ora non c'è difesa nè dalle zanzare nè dagli sguardi indiscreti.... però tramonto e alba sono miei, e basta catacomba.... mi stava deprimendo....
esattamente a metà strada tra la sauna e il biliardo!

4 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

da quel che leggo sul web...potrebbe essere il pesce Calulu?anche se il pesce calulu sembra più un misto di pesci ma non trovo di che tipo :)
Birimbau è proprio bellino, chissà come mai hanno paura dei gatti però. In kenya invece hanno paura dei cani, non ne vedi neanche uno in giro!
...che strane le tradizioni in giro per il mondo...sai che una volta in sicilia c'era l'usanza che due sposi, dopo la prima notte di nozze, stendessero il lenzuolo sporco di sangue fuori dal balcone per attestare che la donna era vergine?oppure che dessero le lenzuola alla suocera sempre per la stessa cosa...meno dolorosa della circoncisione questo è chiaro! un abbracione!

Unknown ha detto...

io ci ho vissuto due anni in una stanza quasi senza finestre (a barcellona), mi sono salvata dalla depressione solo perchè stavo sempre fuori casa, e comunque avrei volentieri fatto cambio con una più luminosa (anche se questo voleva dire + caldo + zanzare e - privacy). approvo pienamente la decisione di trasferirti ai piani alti!

bellissimo il micio!

Unknown ha detto...

Google è la vera risorsa:-)
In cucina angolana ci trovo:
Pesce --> "quello usato più di frequente è il tilapia, una specie di Cichlidae localmente chiamato kacusso". Pare insomma che sia una specie indigena del continente africano, storicamente molto comune all'epoca dei Faraoni, ancora presente nel lago di Tiberiade.