martedì 26 giugno 2007

tempi migliori

26 junho 2007
Ho saltato un giorno, passato in molta tranquillità nonostante un inizio cruento: l'esecuzione capitale di un povero topolino che abitava la nostra dispensa (tra l'altro vuota..) a scopate in testa.


Oggi secondo giorno sul campo. Inizio a cogliere i dettagli nell'odore che aleggia in queste periferie. Ad esempio se si parte presto al mattino, verso le sette, l'assenza del sole insistente attutisce la violenza dell'odore. Oggi lo scenario tipico erano cumuli di rifiuti che bruciavano.... e mi è venuta in mente Napoli..
La gente sempre tanta, Julia mentre mangiavamo mi ha detto che gli angolano hanno il commercio e il denaro nel sangue. Beh effettivamente la domanda è tutti vendono ma chi compra? C'è da dire che ormai credo davvero in pochi abbiano i mezzi per coltivare quattro pomodori...


Attraversiamo il Cazenga, passiamo da casa dell'autista. Uno dei milioni di cubicoli con tetti di lamiera tenuti dal vento con le pietre.
Arriviamo all'ufficio della ong dove i ragazzi un po' continuano a mettermi in soggezione ma credo sia normale...
e poi via verso l'assemblea provinciale. C'erano molti dei capi dei settori (non saprei a cosa paragonarli, sarebbero i rappresentanti dei vari quartieri...) beh una scena bellissima, gente umile anche se di grande rappresentanza davanti al loro popolo, tutti in camicia pulita, con diversi profumi e dopobarba che si mischiavano.
Inizia la riunione, riesco anche a parlare! Loro difendono la loro popolazione, alcuni prendono a fatica anche gli appunti, altri più brillanti si preparano anche domande, dubbi e suggerimenti.
Ma in fondo alla fine tutti mi fanno un gran bel sorriso con strette di mano che non lasciano dubbio.
Quello che mi ha più colpito è un nonno, capelli e baffetti bianchi, piccolino che ha raccontato un aneddoto su quella che lui ritiene la mentalità sbagliata e malata del loro popolo, di sfruttare le poche risorse o facilitazioni che ricevono da questi progetti per ottenere risorse personali. Ha difeso lui stesso un serbatoio di stoccaggio di acqua. E ha concluso dicendo "non l'ho fatto in qualità di rappresentante di un'associazione, ma come essere umano".
Aspettando l'autista fuori una bambina con un cespuglietto di capelli in testa mi ha fissato e mi ha regalato il sorriso sdentato più bello del mondo. forse il primo da una settimana davvero così sincero.

Ecco in realtà cosa mi rimane di oggi, oltre alle immagini che già più volte ho descritto. Mi sono resa conto che guardandomi intorno è come se io percepissi di avere solo gli occhi e non un corpo e soprattutto un colore. Ma non è così. I miei occhi sono circondati da un corpo che qui non si vede spesso. E questo è il primo biglietto da visita che dai. Sempre e comunque. Forse uno degli ostacoli più difficili di questa sfida.

E così lascio un brano che ho trovato appeso fuori dall'ufficio della ong locale:
Chiesero al Dalai Lama:
"Cosa ti sorprende di più dell'Umanità?"
E lui rispose:
"Gli uomini... Perchè perdono la salute a guadagnare soldi e poi perdono soldi per recuperare la salute.
E perchè pensano ansiosamente al futuro, si scordano del presente tanto da finire a non vivere nè il presente nè il futuro.
E vivono come se non dovessero mai morire...
...e muoiono come se non fossero mai vissuti."


...gli uomini....

2 commenti:

Unknown ha detto...

sono d'accordo, al tuo ritorno si potrebbe pubblicare un bellissimo libro. Nel frattempo ti ringrazio per questi intensi racconti che mi appassionano e mi avvicinano un po'ad una realtà così lontana. Non solo geograficamente.
Sono felice che pian piano ti stia ambientando!

Unknown ha detto...

...le parole del dalai lama entrano nel cuore..
sai che verrà a milano..
io ho conosciuto una ragazza buddista che ha creato 1 associazione per le difese delle donne tibetane...